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Dentizione decidua e allattamento: quando i dentini creano qualche problema

a cura della Dott.ssa Angela Zadro

Dentizione decidua e allattamento: quando i dentini creano qualche problema
30 Novembre 2018Approfondimenti

La prima dentizione o dentizione decidua è una tappa molto importante nella crescita e nello sviluppo evolutivo del bambino. I denti si formano e calcificano nelle ossa mascellari durante la vita intrauterina, ma erompono gradualmente dalle gengive, quasi sempre verso il sesto mese. L’accrescimento si completa attorno ai due anni e mezzo.

I primi a comparire sono i due incisivi centrali inferiori, seguono incisivi laterali, canini, primi e secondi molari.

L’ordine di comparsa dei denti risponde a uno schema regolare. Disordini nell’eruzione o ritardi devono essere segnalati al pediatra. Tra i denti decidui sono presenti degli spazi denominati diastemi dei primati. Sono fisiologici e sono dovuti alla discrepanza dimensionale tra denti da latte e permanenti; quest’ultimi sono più grandi e riempiono gli spazi quando erompono.

L’eruzione dei primi dentini può arrecare qualche fastidio al bambino che, non potendo ancora comunicare con il linguaggio verbale, manifesta il suo malessere con il pianto e i “capricci”. Le gengive sono edematose e il piccolo tende a mordere nel tentativo di alleviare il prurito e il dolore causati dai denti che spuntano. In questa fase è maggiormente stimolata la produzione di saliva ed è questo il motivo per cui il bambino sbava.

Nel periodo di eruzione dei denti decidui molti bambini vengono allattati al seno e in genere non mordono mai la mamma, tuttavia a volte questo succede e la ragione più probabile è il fastidio che provano a causa delle gengive edematose. Altre ragioni per cui mordono possono essere il raffreddore o un tentativo di richiamare l’attenzione della mamma.

Per evitare il morso, che è molto doloroso per la mamma, bisogna controllare la posizione del bambino. Se è attaccato al capezzolo correttamente, se succhia e deglutisce il latte, è fisicamente impossibile che morda. Quando il bambino sarà sazio tenderà a far scivolare il capezzolo fuori dalla bocca. La tensione della mascella cambia e, per prevenire il morso, bisogna inserire il mignolo delicatamente in bocca e proteggere il capezzolo mentre il piccolo si stacca.

Occorre non allontanare di scatto il bambino e tenerlo molto vicino in modo che non possa spingersi via facilmente.

Se ha il raffreddore e respira male bisogna mettersi in posizione il più possibile eretta per aiutarlo a poppare meglio.

Il bambino allattato è troppo piccolo per comprendere il significato delle parole ma capisce perfettamente il tono e l’atteggiamento che trasmettiamo quando parliamo. Gli si può pertanto dire, dolcemente, di non far male alla mamma e quando poppa senza mordere si può dare un riscontro positivo, coccolandolo con un abbraccio e facendogli dei complimenti e dei sorrisi.

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